Depurazione: finanziamento Ue di 1,25 milioni euro al cluster toscano dei depuratori di Cecina e Rosignano

Grazie alla collaborazione tra il Consorzio Aretusa, i Comuni di Cecina e di Rosignano, con il supporto del Polo Tecnologico della Magona, l’Unione europea, attraverso Programma Quadro Horizon 2020, ha finanziato con 13.5 milioni di euro, di cui oltre 1,25 milioni euro dedicati al cluster italiano, un’azione di innovazione di alto valore ambientale ed economico che coinvolge 28 partner di oltre 10 Paesi europei.

Beneficiario del progetto è il Consorzio Aretusa senza fini di lucro, costituito da ASA – la società che si occupa del ciclo delle acque in provincia di Livorno e in alcune aree limitrofe, , Solvay Chimica Italia e Termomeccanica Ecologia. Gli aderenti ad Aretusa spiegano che il consorzio «Nasce nel 2001 per la realizzazione di un impianto di trattamento delle acque di scarico dei depuratori di Cecina e Rosignano per renderle idonee ad essere nuovamente utilizzabili in attività industriali. Il consorzio ha fin qui operato producendo oltre 3 milioni di m3 l’anno di acqua trattata ceduta poi a Solvay per utilizzi industriali compatibili, in sostituzione, fino ad oggi, di oltre 40 milioni m3 di acqua di falda. E’ quindi evidente l’alto valore ambientale ed economico di questa operazione che negli anni ha anticipato quel concetto di economia circolare diventato oggi una linea guida fondamentale per le scelte di politica sociale ed industriale. L’acqua recuperata, che sarebbe altrimenti defluita in mare, continua ad essere sempre più una risorsa preziosa da sfruttare».

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