Le mascherine moda “testate” a Cecina: il Covid fa allungare la filiera verso il mare

Da “Il Tirreno”, 15/05/2020. Maria Meini




«Cecina. Una lavorazione diffusa di filiera che per la prima volta attrae il distretto moda della Toscana interna verso la costa, tra Cecina e Grosseto. Effetto Covid. Sono le mascherine che vengono testate nei laboratori del Polo Tecnologico Magona e di Certema: mascherine e un prototipo di coprimascherine fashion allo studio di una holding del lusso. A Cecina, in nemmeno una settimana, sono già stati testati i prodotti di una trentina di aziende toscane e italiane. Più di cento quelle che si sono rivolte al Laboratorio toscano, che si è costituito alla fine di marzo per la validazione delle mascherine chirurgiche. Con l’obiettivo di ottenere la certificazione CE.

Dal fiorentino, una multinazionale della moda (il cui nome è coperto da accordi di riservatezza) ha chiesto di certificare dei tessuti non tessuto con cui realizzare coprimascherine.

Molte aziende tessili del nostro territorio e della regione stanno convertendo la loro produzione per fronteggiare le carenze di materiale sanitario, come le mascherine per uso medico e chirurgico: questi dispositivi hanno bisogno di essere validati attraverso una serie di test e i laboratori disponibili in Italia sono pochissimi.

«Il Consorzio Polo Tecnologico Magona ha prontamente risposto alla chiamata del laboratorio tecnologico multidisciplinare Certema di Cinigiano (Grosseto) – dice il presidente del Polo Magona, Vincenzo Argentieri – che, rispondendo a una sollecitazione della Regione, chiedeva di verificare la disponibilità di competenze e strumentazioni capaci di supportare questa emergenza».

Magona ha investito 15mila euro e, appena arrivato il materiale, si è messo al lavoro con uno staff coordinato dall’ing. Francesco Rossi.

A Cecina viene effettuato il test della respirabilità. A Grosseto quello della filtrazione. Il terzo esame che le mascherine devono superare è relativo alla purezza microbiologica. La documentazione prodotta viene utilizzata dalle aziende per richiedere all’Istituto Superiore di Sanità l’autorizzazione alla commercializzazione dei dispositivi. Il costo del test completo di respirabilità è di circa 2800 euro. Ma il Polo è specializzato anche nella ricerca chimica ed ha quindi allo studio materiali inediti per la realizzazione di innovative mascherine.»



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